INTERVENTI RELATIVI ALLA TRASMISSIONE PUBBLICITARIA “OBIETTIVO RISARCIMENTO”

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INTERVENTI RELATIVI ALLA TRASMISSIONE PUBBLICITARIA “OBIETTIVO RISARCIMENTO”

Riportiamo il commento del dr. Antonio Talesa, Direttore SUEM 118, e le considerazioni del presidente” dr. Antonino Maglia.

“Obiettivo risarcimento” è il titolo di uno spot televisivo che invita i cittadini ad adire le vie legali al fine di vedersi riconoscere un danno derivante da un probabile errore medico !

Carissimi colleghi ed amici della rete, definirei sovversivo e pericoloso questo tipo di “invito” rivolto ad inermi cittadini che quotidianamente affidano la cura del corpo e della mente a professionisti che hanno… dedicato una intera vita alla cura delle altrui sofferenze , e che un eventuale, quanto probabile errore è l’eccezione e non la regola.

Ritengo questo tipo di pubblicità estremamente pericolosa per tutti gli operatori della sanitá, poiché così somministrata dai media, potrebbe generare in qualche strana mente l’idea di non adire le vie legali, ma di assumere in motu proprio l’onere di rendersi giustizia.

Chi scrive ne ha piena contezza del prezzo che la classe medica vibonese ha pagato in termini di vita.

Detto ciò, poichè allo stato attuale, non ho registrato una sola voce autorevole a porre fine a tale atteggiamenti denigratori di una intera categoria, comincio ad esprimere il mio personale sdegno, consapevole di appartenere ad una categoria professionale che ha lottato e continua ancora a lottare in difesa della vita e della salute di tutti.

Gli spot pubblicitari sono creati appositamente per influenzare i comportamenti e le scelte degli individui. La domanda da porsi è: qual’è l’informazione che stanno veicolando?

In questo momento di crisi, qualcuno potrebbe anche intravedere un facile guadagno.

Tengo comunque a precisare che circa il 98% delle denunce si esaurisce con nulla di fatto.

Risultato, spreco di denaro pubblico.

La ricetta : a processo ultimato denuncia del denunciante per calunnia e diffamazione e pagamento delle spese processuali.

Finale … Meno compromessi per la classe medica .

Il nostro prodotto (professionalitá) non ha bisogno di spot pubblicitari per essere “acquistato” !

Caro Tonio, la problematica da te egregiamente riportata è purtroppo reale. Il commento da te espresso è veritiero e quindi, non solo condivisibile, ma impone oltre ad una una vigilanza e condanna anche una serie di iniziative congrue da parte degli organismi sanitari e non solo ma anche istituzionali . Come Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici per affrontare e risolvere radicalmente il problema, abbiamo avanzato agli organismi governativi preposti delle indicazioni chiare e ineludibili da approvare in tempi rapidi per arginare o eliminare il ricorso facile ad ogni presunto errore medico. Come Ordine Provinciale costantemente in ogni sede e ad ogni evento, sollecitiamo i colleghi a vigilare e farsi promotori di segnalazioni e denunce per questi messaggi pubblicitari, che attraverso le varie forme palesi od occulte della comunicazione possano veicolare forme di sciacallaggio sanitario.

Tutti noi siamo a conoscenza che oltre il 98 per cento degli errori medici denunciati, poi si risolvono in assoluzioni o in nulla di fatto;  siamo anche consapevoli che purtroppo le leggi o le iniziative legali da soli non bastano ad arginare un fenomeno che non è solo lucroso per talune categorie professionali  ma , come hai detto bene, determina una incomunicabilità fra gli attori protagonisti dell’atto medico: Paziente e Medico.

L’invito pertanto che , costantemente rivolgiamo alla classe medica e ai cittadini che ad essa si rivolge, con fiducia e speranza per essere curati è quello di un rapporto empatico e di una comunicazione relazionale basata su un rinnovato rapporto di alleanza terapeutica, e di una cultura sanitaria che ponga la salute come e finalità da perseguire e raggiungere.

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